VITA DA CANI



Oggi pare che sia più importante la forma che la sostanza, in qualsiasi settore della propria vita. Questo porta a un cortocircuito inevitabile, dovuto soprattutto all’ignoranza e alla tuttologia che la fanno da padrone. Uno stato in continua evoluzione ed involuzione spesso volontaria e altrettanto spesso involontaria. Trovare un nemico comune da combattere, come se il problema fosse il singolo e non la collettività.
Diventa difficile fare distinzioni e sovrapposizioni perché tutto diventa il contrario di tutto e ogni opinione(per quanto inconsistente) ha un peso spesso insostenibile, ma predominante.
Ci si sofferma al sostantivo usato impropriamente, al congiuntivo assente indipendentemente dalle idee di fondo.
L’anarchia del pensiero unico predomina su tutto e tutti. Chi critica viene considerato il nemico da abbattere senza esclusione di colpi. Cercando ogni punto debole per farlo accasciare a terra esanime. Non importa che il suo pensiero sia oggettivo, ciò che conta è il fatto che è contro. Le polemiche sterili che si susseguono da anni, hanno reso le opinioni, anche dei non addetti ai lavori, vangelo da seguire e difendere a spada tratta. Fare un passo indietro diventa atto di debolezza, mentre resistere ad oltranza, un atto di fede ineguagliabile. Ma questo modo di pensare non è attribuibile solo ai giorni nostri. Viene da lontano. Dagli estremismi di qualunque natura del passato. Se la maggioranza delle persone pensa che una cosa sia sbagliata(a prescindere che lo sia oggettivamente o soggettivamente) è da combattere senza alcuna remora. Poi ci si accorge che tale atteggiamento è contro producente e si torna a toni più ragionevoli.
Si parla di rivoluzioni, di cambiamenti epocali, ma di fatto, si rimane sempre nella casella del via, senza arretrare o avanzare.
Gli ultimi 40 anni verranno ricordati per le posizioni assolutiste che sono state alimentate da una classe politica e dirigenziale, che ha usato(e usa tutt’ora) metodi tutt’altro che ortodossi. Insultando chiunque la veda diversamente.
Verrà ricordato, questo periodo, come quello in cui la rivoluzione e il cambiamento rimarranno solo sulla carta perché, sbattendo il muso contro la realtà, non avrà seguito.
Credere che le tante pseudo ricette, possano cambiare lo status quo è inquietante, più dello stesso status quo che si vorrebbe riformare.
Vedere gente che si erge a difensore della patria, fa paura, fa inorridire, perché la patria non ha bisogno di salvatori ma di persone in grado di governare, con idee innovative e non di burocrati che riciclano esperienze economico-sociali di altri paesi. Questa non è rivoluzione o cambiamento, questo è semplicemente un copia-incolla(fatto male) di altre realtà, non tenendo conto di quella del nostro Paese che è molto eterogenea.
Già molte promesse sono state ridimensionate e c’è da chiedersi se mai vedranno la luce. Molti criticano le istituzioni con parole al limite del vilipendio. Si può avere un’opinione poco lusinghiera delle istituzioni, ma aizzare il popolo, lo trovo estremamente grave. I cittadini devono essere informati, aiutati a capire e non sommariamente ingannati a forza di slogan che sanno di stantio, poco originali copiati(e in qualche modo mal interpretati) da altri periodi storici. Se ciò che successe in passato, viene ritenuto(a ragione o a torto) il male assoluto, copiarlo in malo modo e perpetrarlo nel presente, è incomprensibile.
Ricordo che per poter comprendere il presente bisogna conoscere il passato per evitare di ripetere gli stessi errori nel futuro.
Ho l’impressione che questo mondo stia pian piano involvendo e non evolvendo. Sembra che si facciano tanti passi avanti in svariati campi, ma gli stessi passi raddoppiati(se non addirittura triplicati)li si faccia all’indietro.
Forse sbaglio, forse è solo una sensazione soggettiva che magari non ha riscontri nella realtà, però un punto rilevante resta: il mondo è davvero pronto a farsi guidare da se stesso?
Ne dubito fortemente. Vedo troppi interessi contrastanti, troppi galli nello stesso pollaio. Troppe prime donne che non vedono oltre al loro naso. Troppi estremismi, come se fossero la panacea a tutti i mali. La semplificazione dei problemi e(in caso di impossibilità a portarle avanti)dare la colpa a chi ci stava prima se tali semplificazioni non funzionano. E’ da chiedersi allora perché hanno deciso di scendere in politica. La situazione era quella sia prima delle promesse elettorali che dopo il giuramento davanti al capo dello Stato. Ma la cosa più inquietante è la mentalità generalizzata, in cui non importa ciò che ha fatto Tizio o Caio in passato, ciò che conta sono le promesse che fa. La politica(almeno a livello nazionale) ha avuto un ricambio decisamente irrisorio. Alla fine sono sempre le stesse persone a gridare allo scandalo, magari le stesse persone che quando governavano(o che comunque hanno appoggiato il governo in carica) hanno votato a favore di quegli stessi provvedimenti che ora criticano aspramente. Il dubbio che ciò venga fatto solo ed esclusivamente per ripicca o per egoismo.
Sento tante persone riempirsi la bocca con espressioni altisonanti di tipo sovranista e/o nazionalista, vecchie di decenni, riproposte come il nuovo assoluto. Come se i problemi di uno Stato in costante coma farmacologico, potessero essere risolti con una continua e incessante campagna elettorale. Come se i problemi si risolvessero solo con le parole e non coi fatti che, in caso non seguissero le prime, avranno già la giustificazione pronta per essere usata.
Politici navigati che parlano di cambiamento come se fosse una cosa immediata e chi è contro questo pseudo cambiamento, viene definito traditore della Patria. Come se essere critici verso certe proposte, fosse atto di alto tradimento. Dimenticandosi che la costituzione garantisce libertà di espressione, come gli pseudo rivoluzionari hanno il diritto di dire stupidaggini, anche chi le ritiene tali(a torto o a ragione)hanno il diritto di farlo sapere.
Ma sappiamo tutti che avere anima autocritica è davvero difficile per personaggi egocentrici che credono che solo loro hanno le qualità per portare un paese ormai sull’orlo del baratro, agli antichi splendori. Si critica il passato ma si vorrebbe tornare al passato, un loop inevitabile. A quanto pare.
Vedremo come andrà a finire. Mi auguro solo una cosa, che quelli che ora dicono che, tutto e il contrario di tutto è fattibile, non piangano miseria se i loro sogni si infrangeranno. Che non è detto, ma possibile. Abbiamo 5 anni(almeno si spera) per verificarlo.

Commenti

  1. Harrah's Cherokee Casino & Hotel - Mapyro
    Find 당진 출장샵 the Harrah's Cherokee 남원 출장샵 Casino & 안동 출장샵 Hotel (Mapyro) location, 안성 출장안마 hours, maps, photos, Harrah's 사천 출장안마 Cherokee Casino & Hotel, North Carolina.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Misoginia o frociaggine latente?

Il matrimonio egualitario in Irlanda è una sconfitta per l'umanità