Esiste ancora la sinistra?

E' una domanda che mi sto facendo spesso negli ultimi tempi.
Ho notato che negli ultimi 20 anni, la sinistra, è andata via via scemando. Sento solo discorsi stantii e privi di appeal da parte di politici(e semplici militanti)che si definiscono di sinistra.
Che cos'è la sinistra? E cosa è rimasto?
La sinistra è quella fazione di individui che vedono nel progresso e nel rispetto sociale i propri cardini. Uguaglianza e solidarietà i principi predominanti.
Per questo non capisco come faccia una persona a definirsi di sinistra se vede questi valori come un qualcosa di limitante. Di norma, uno è di destra perché, in pratica, è conservatore e vede ogni forma di progresso dannoso e forviante rispetto alla sua idea di comunità.
La destra attuale in Italia è arretrata. Basti pensare ai continui attacchi al decreto sui matrimoni egualitari. In altri paesi, dove la destra è al potere, è stato fatto molto in merito. La destra, in Europa, ha più punti in comune con la sinistra europea di quanti ne abbia la sinistra italiana e questo è alquanto sconcertante.
E' come vedere i valdostani e i cattolici, i valdostani sono la destra europea e i cattolici la destra italiana.
Ormai, almeno in Italia, è talmente flebile e sottile la differenza tra destra e sinistra che sembra di vedere un unico partito diviso solo sulla carta, ma con idee molto(troppo)simili sia in ambito morale che politico).
Se si analizzano i partiti populisti, invece, si nota che non nascono da valori condivisi identificabili in una fazione piuttosto che in un'altra. Anzi, nascono sulla falsa riga della vulnerabilità di questi valori spesso disattesi o calpestati.
Il governo attuale sembra la fusione tra destra e centro sinistra. Un governo, teoricamente, di centro sinistra che di sinistra non ha nulla.
Basti pensare alle riforme che sta portando avanti. Molte sono solo dannose e probabilmente, col tempo, si dovranno modificare per ridurre le conseguenze negative che porteranno.
Questa deriva verso destra sembrerebbe dovuta al fatto che abbiamo il Vaticano sul territorio e che i suoi rappresentanti abbiano potere sui politici nostrani.
In parte è vero, ma non del tutto. Vedendo le esternazioni dei leader dei partiti populisti, posso dire che molti italiani sono su questa linea d'onda.
E i loro "seguaci" non sono da meno. In molti siti(blog, forum etc.) e(molte troppe) pagine FB, questi individui, sparano a zero su tutto e tutti, senza però dare una valida alternativa e senza mettere in campo soluzioni ponderate e realmente efficaci. Semplicemente ripetono a pappagallo ciò che viene detto loro dai loro leader.
Purtroppo un paese come il nostro è rimasto in dietro di decenni sia moralmente(il matrimonio è uno e tutto il resto è un surrogato, l'immigrazione è la causa di tutti i mali, la solidarietà è selettiva)che politicamente(gli altri paesi evolvono mentre il nostro è fermo al palo con riforme vecchie di oltre 20 anni che al paese non servono a nulla se non a perdere tempo, denaro e ridurre sempre più le speranze di una vita migliore dei cittadini).
Siamo un paese atipico dove coalizzarsi con la destra non significa mettere in campo politiche di sinistra con l'aiuto della destra, ma fare solo attività politica di destra con i risultati che tutti vediamo.
La destra ha governato per ben 15 anni e sappiamo bene cosa è successo.
Ma quello che fa più inorridire, non sono i partiti in se(che alla fine lasciano il tempo che trovano)ma chi li vota. Molti con convinzione. Sono gli stessi che ora votano i partiti populisti.
Questi ultimi sembrano la panacea di tutti i mali. Composti da gente onesta(anche se è palese il contrario se si considerano, processi, condanne e poche assoluzioni di queste persone)che sanno quel che fanno(anche se molti sono stati eletti senza che abbiano mai avuto abbastanza esperienza politica o basi legali).
Poi pensi, ma alcuni di questi sono stati al governo negli anni passati. E cosa hanno fatto di utile per il paese? Sono stati(e alcuni lo sono ancora)deputati dell'europarlamento(senza aver fatto nulla degno di nota) e nonostante ciò, di risultati tangibili non ve ne è traccia.
Tutto è cominciato nel 94 quando il populismo ha soppiantato le idee di base dei singoli partiti. Il populismo e il disfattismo(conditi con un po' di vittimismo che ci sta sempre bene)hanno congelato i valori e le idee politiche e soppiantato perché di impatto più immediato.
Si sono susseguiti con forme diverse, ma il populismo ha avuto il suo exploit negli ultimi anni, grazie anche alla crisi che, dal 2008, ha reso il paese più debole e sempre più dipendente dall'Europa.
Ovviamente ci sono stati anche governi di centro sinistra che hanno dato il loro grande aiuto a rovinare il paese(quasi sempre per dissidi interni).
Non ho mai capito come certe persone si reputino di sinistra avendo(di fatto)idee di destra.
Ora come ora, di sinistra, vedo solo quella intesa come verso e non come politica. 

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